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Calano gli infortuni sul lavoro ma aumentano quelli mortali.

Nel 2018 sono state presentate all'Inail circa 645.000 denunce di infortunio con una lieve diminuzione rispetto al 2017 (-0,28 %) e gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono poco più di 409.000 (-4,3% rispetto al 2017), di cui circa il 19% accaduti fuori dell'azienda, cioè con mezzo di trasporto o nel tragitto di andata e ritorno dal luogo di lavoro (in itinere).

Sono invece cresciute le denunce di infortuni mortali del 6,1% rispetto al 2017. Delle 1.218 denunce, i casi mortali riconosciuti come avvenuti sul lavoro sono 704, che comunque rappresentano il 4,5% in più rispetto all'anno precedente, e di questi circa il 60% sono avvenuti fuori dell'azienda.
Questo andamento sembrerebbe riproporsi anche per quest'anno, visto che nei primi 5 mesi del 2019 i casi mortali denunciati sono stati già 391, cioè 2 in più rispetto allo stesso periodo del 2018, a fronte di una sostanziale stabilità del dato sugli infortuni.

Nel 2018 le malattie professionali denunciate sono state circa 59.500, il 2,6% in più rispetto all'anno precedente. I lavoratori con malattia asbesto-correlata sono circa 1.400, mentre quelli deceduti nel 2018 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 1.177 (-16,4% rispetto al 2017). Le rilevazioni più recenti mostrano invece un lieve aumento (+1,4%) delle denunce di malattie professionali anche nei primi 5 mesi del 2019 rispetto ai primi 5 mesi del 2017.

Nella Gestione Industria e Servizi, rispetto all'anno 2017, il maggiore aumento percentuale (+6,26%) delle 

denunce di infortunio ha riguardato il Settore Industria e in valore assoluto il maggior numero di denunce nel 2018 si è avuto nella zona del Nord –Est (Bolzano, Trentino, Veneto, Friuli VG, Emilia), mentre nel Nord-Ovest il dato in aumento si registra nella sola regione Lombardia con 120.359 casi nel 2018, a fronte dei 119.834 del 2017.

Rispetto al Paese di nascita dei lavoratori infortunati si assiste a un aumento delle denunce tra i lavoratori nati fuori dall'Unione Europea (+ 7,78%) rispetto al 2017, mentre per i lavoratori italiani vi è un calo rispetto al 2017 ( -1,37%). Per quanto attiene alle differenze di genere, il calo più significativo degli infortuni denunciati si ha tra le femmine (-1,11%), mentre per i maschi vi è un lieve aumento (+ 0,18%).

Nel 2018 gli infortuni mortali denunciati hanno visto un significativo aumento nella gestione Industria e Servizi (+10,56%), rispetto all'anno precedente, con un notevole incremento nel Settore Terziario (+22,05%).
Per i casi mortali a prevalere in valore assoluto è il Nord Ovest del Paese con aumenti in Lombardia, in Piemonte e in Liguria. Ci sono più denunce di casi mortali tra i maschi con un aumento del 6,56% a fronte di un aumento del 1,79% per le femmine rispetto al 2017.

Per le malattie professionali, infine, circa il 73% riguarda uomini e l'aumento più significativo è nella Gestione Industria e Servizi. In valore assoluto il maggior numero dii malattie professionali è stato denunciato nel Centro Italia (Toscana, Umbria, Marche e Lazio).
I dati presentati evidenziano un aumento degli incidenti in alcuni territori, settori e tipologie di lavoratori, quindi una loro puntuale analisi può consentire una maggiore e più efficace azione di prevenzione poiché, come ormai noto, investire nella prevenzione consente un return on investiment elevato per le aziende e una conseguente riduzione dei costi sociali.

 
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